Crisoperla
 

Promuoviamo lo sviluppo di dinamiche locali tra produttori bio e consumatori consapevoli sulla base della fiducia e del giusto prezzo per una migliore qualità in tutti gli aspetti, non solo quelli legati al prodotto.

Promuoviamo il territorio e l'economia locale rurale.

 
 
 
 

Prodotti biologiciLe produzioni dei nostri soci sono quelle classiche della zona apuana – vino, olio, miele, pane, ortaggi, formaggi, carni bovine, ovine e suine – alle quali si aggiungono alcuni trasformati come marmellate e passate di pomodoro, liquori d'erbe, prodotti erboristici, trasformati a base di pesce, tutti certificati da "agricoltura biologica".

 

 

Caratteristiche e contributi dell'agricoltura biologica

 

Prodotti biologici 2Chi si occupa di agricoltura biologica privilegia quei processi naturali che consentono di preservare la "risorsa ambiente" e di tutelare la biodiversità animale e vegetale, evitando il ricorso a pratiche dannose per il suolo (come le lavorazioni intensive) e a sostanze chimiche (pesticidi, ormoni, conservanti di sintesi, ecc.) e utilizzando fonti energetiche rinnovabili. Consente quindi dei risparmi indiretti, ambientali e sanitari.

 

 

 

 

 Prodotti biologici 4

L'agricoltura biologica svolge inoltre un ruolo essenziale nel mantenimento della vocazione naturale dei terreni, sempre più minacciati dalla desertificazione, dalla cementificazione, dallo spopolamento delle campagne.

 

 

L'agricoltura biologica e biodinamica rappresenta, quindi, un valido modello di economia e di crescita sostenibile perché è socialmente giusta e contribuisce sia a tutelare l'ambiente che a migliorare la qualità della vita e la salute di tutti

 

Contesto e nuove dinamiche

 

La filiera bio si sta organizzando:

  • a livello locale, sempre più numerosi gruppi di consumatori e comitati di difesa dell'ambiente creano sinergie con i produttori biologici per favorire esperienze di filiera corta (GAS, mercatini, ecc.) con effetti positivi per i produttori (commercializzazione, prezzi, stimoli, riconoscimento, ecc.) e per i consumatori (qualità, salubrità, prezzi), senza trascurare altri aspetti, quali la partecipazione, l'informazione, la formazione: espressioni di cittadinanza attiva e rinnovo democratico locale;
  • Il Coordinamento Toscano Produttori Biologici (CTPB) sta ridefinendo la sua organizzazione e il suo ruolo, in collegamento con numerose associazioni e gruppi di produttori;
  • l'Assemblea Nazionale dei produttori biologici della FEDERBIO, una delle principali federazioni del settore, si è svolta a Milano, a febbraio del 2011. Una della azioni in corso è la "Carta dei produttori biologici", volta ad elencare le problematiche e le proposte dei produttori biologici;
  • a livello europeo, è aperto il dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comune dopo il 2013, da cui scaturiranno scelte programmatiche e finanziamenti determinati;
  • come ovunque, in Europa e in Italia, anche nel nostro territorio, la domanda dei prodotti biologici è in costante progressiva crescita; le aziende agricole bio, pur senza il minimo sostegno né politico, né economico, salvo alcuni casi specifici, hanno colto questo cambiamento come un'opportunità di crescita e di sviluppo aziendale, sia tecnico che economico, organizzativo e culturale. In questo meccanismo, a livello locale, l'associazione Crisoperla e i numerosi attori coinvolti – Gruppi di Acquisto Solidale di Massa, Carrara, Giucano, Sarzana, Castelnuovo MagraACUtecnici e produttori biologici – svolge tutt'ora un ruolo determinante. Piccola rivoluzione culturale in corso, di cui la politica locale non si è ancora accorta.

 

È giunta l'ora di riconoscere al movimento per il biologico il suo significativo valore e ruolo; la politica, tanto a livello nazionale che locale, deve prenderne atto e agire veramente a suo sostegno.

 

Richiediamo quindi che l'agricoltura biologica sia riconosciuta, a pieno titolo, come interlocutore valido ed essenziale nella programmazione dello Sviluppo Rurale.

 

Sarà pertanto necessario:

  1. che l'agricoltura biologica sia rappresentata ai tavoli istituzionali;
  2. che sia instaurato un rapporto diretto e continuativo tra politica e territorio attraverso la creazioni di osservatori sull'agricoltura e sull'ambiente;
  3. che siano previste misure di sostegno finanziario volte allo sviluppo e alla promozione dell'agricoltura biologica.